Nel cuore di Bornato, c’è un luogo avvolto nel mistero e nella leggenda: il Trepol dei Morti.
Un tempo, i “trepoli” erano terreni comuni, in cui i poveri potevano legna e far pascolare il bestiame. Ma questo particolare trepol ha una storia ben più oscura.
Alla fine del Cinquecento, su uno di questi terreni fu costruita una piccola chiesetta dedicata a San Rocco. Ma non era una chiesa qualunque. San Rocco, infatti, era il santo protettore degli appestati. Secondo la leggenda, ai tempi della terribile peste di San Carlo Borromeo (1575-1578), i morti di Bornato e dintorni erano così tanti, e l’epidemia così devastante, che la cittadinanza scelse questo vasto terreno come luogo di sepoltura per le vittime.
Questo luogo divenne noto come il “Trepol dei Morti” perché divenne una sorta di cimitero a cielo aperto. I tempi erano assai duri, e spesso non c’era nemmeno chi fosse in grado di seppellire i poveri defunti. Immaginate lo spettacolo tremendo che offriva a chi passava da quelle parti! L’immaginazione popolare, già duramente provata, si preoccupava delle anime tormentate dei defunti prematuramente strappati all’affetto dei loro cari, che ancora vagavano nei pressi di questo terreno sacro!
Si decise di costruire su questo terreno una piccola, semplice cappelletta dove ogni 16 agosto, il clero e i fedeli si riunivano per commemorare San Rocco, in una cerimonia che sembrava uscita da un altro tempo.
Col tempo, la storia della peste e delle sue povere vittime si perse nella notte dei tempi, e rimase la piccola cappelletta misteriosa che si ergeva nel vasto terreno, contraddistinto da questo nome tenebroso “Trepol dei Morti”, nel quale si diceva che ogni tanto apparissero i fuochi fatui.
Il Ritorno alla Luce
Dopo decenni di abbandono, nel 1978 un gruppo di coraggiosi cittadini di Bornato decise di riportare in vita la chiesetta. Come in una storia d’altri tempi, restaurarono il luogo e lo restituirono alla comunità. Nel 1982, Mons. Carlo Manziana consacrò nuovamente la chiesetta, che da allora ospita la Santa Messa ogni venerdì sera d’estate, in ricordo dei defunti sepolti lì.
L’amore dei volontari
Nel 1985, un gruppo di abitanti della Costa, insieme al parroco Don Tomasoni, fondò quello che ora si chiama GRUPPO VOLONTARI MANIFESTAZIONI COSTA, con un obiettivo: organizzare eventi per coinvolgere i residenti e prendersi cura della chiesetta di San Rocco. Tra le loro attività principali ci sono l’illuminazione della frazione, l’allestimento del presepe, eventi per Santa Lucia e Babbo Natale, serate teatrali, concerti, e la partecipazione ai carnevali di zona con carri allegorici.
La sagra del Trepol è un appuntamento imperdibile a metà agosto! L’altare, arricchito dalle statue della Madonna con Bambino e di San Rocco, diventa il cuore delle celebrazioni del 16 agosto. Durante questa festività, il Gruppo Volontari Manifestazioni Costa organizza una tradizionale sagra, dove sacro e profano si mescolano in un’atmosfera unica.
Nel 2008, per il 150° anniversario delle apparizioni della Vergine, è stata aggiunta una statua della Madonna di Lourdes all’esterno della chiesetta. Questo angolo, circondato da un alone di pace e devozione, attira residenti e visitatori, soprattutto durante la primavera e l’estate.
Questo luogo carico di storia, di amore e di mistero, il Trepol dei Morti, continua a vivere attraverso la devozione e l’impegno di chi ha deciso di non dimenticare.