Visto il periodo di Carnevale, vi voglio parlare di un altro argomento che mescola sacro e profano, cioè la festa di San Valentino, che non a caso cade molto vicino ai festeggiamenti carnevaleschi.🎉🌟
Il santo a cui la festa è dedicata, San Valentino, è spesso identificato come un martire cristiano del III secolo d.C.
La sua storia è avvolta dal mistero e ci sono diverse versioni che cercano di spiegare come la sua figura sia diventata simbolo dell’amore romantico.
Una delle leggende più diffuse è che San Valentino fosse un sacerdote romano durante il regno dell’imperatore Claudio II.
Il santo a cui la festa è dedicata, San Valentino, è spesso identificato come un martire cristiano del III secolo d.C.
La sua storia è avvolta dal mistero e ci sono diverse versioni che cercano di spiegare come la sua figura sia diventata simbolo dell’amore romantico.
Una delle leggende più diffuse è che San Valentino fosse un sacerdote romano durante il regno dell’imperatore Claudio II.
Durante questo periodo, l’imperatore aveva vietato i matrimoni per i giovani soldati, ritenendo che i single fossero più adatti alla vita militare.
San Valentino disobbedì a questo divieto e continuò a celebrare matrimoni segreti per i giovani innamorati.
Quando la sua azione fu scoperta, fu imprigionato e successivamente giustiziato il 14 febbraio, intorno all’anno 269 d.C. Fu il poeta inglese Geoffrey Chaucer, alla fine del 1300, a collegare San Valentino all’amore romantico attraverso la sua opera – The Parliament of Fowls, (Il Parlamento degli Uccelli) un poema scritto in onore delle nozze tra Riccardo II e Anna di Boemia che associa Cupido a San Valentino, che così divenne il simbolo dell’amore cortese. Nel XVIII secolo, la tradizione di scambiarsi biglietti d’amore e regali durante il giorno di San Valentino divenne popolare in Inghilterra.
San Valentino disobbedì a questo divieto e continuò a celebrare matrimoni segreti per i giovani innamorati.
Quando la sua azione fu scoperta, fu imprigionato e successivamente giustiziato il 14 febbraio, intorno all’anno 269 d.C. Fu il poeta inglese Geoffrey Chaucer, alla fine del 1300, a collegare San Valentino all’amore romantico attraverso la sua opera – The Parliament of Fowls, (Il Parlamento degli Uccelli) un poema scritto in onore delle nozze tra Riccardo II e Anna di Boemia che associa Cupido a San Valentino, che così divenne il simbolo dell’amore cortese. Nel XVIII secolo, la tradizione di scambiarsi biglietti d’amore e regali durante il giorno di San Valentino divenne popolare in Inghilterra.
In realtà, la storia di questo antico martire è stata con molta probabilità sovrapposta alla festività romana dei Lupercalia, che si svolgevano ogni anno dal 13 al 15 di febbraio.
Questa ricorrenza probabilmente risaliva addirittura a prima del periodo della Repubblica Romana, ed era dedicata al dio Lupercus- ovvia l’associazione con i lupi- protettore del bestiame e dei pastori.
Il rituale principale dei Lupercalia era la corsa dei Luperci. Immaginate un gruppo di giovani sacerdoti, tutti i maschi, che corrono nudi per le strade di Roma, muniti di fruste fatte di pelle di capra, sferzando tutte le donne e le ragazze che incontrano!😳
Invece di scappare, poiché si riteneva che la frustata dei Luperci favorisse la fertilità della donna e portasse fortuna, le matrone romane subivano.
Durante la festa si faceva un sorteggio in cui i ragazzi celibi venivano abbinati a caso a ragazze nubili, che erano autorizzati a corteggiare durante la festa, e spesso da questa usanza scaturivano dei matrimoni. Se ne parla in modo esteso nella Bibbia universale di tutti i folkloristi, cioè Il Ramo d’Oro.
Come potete ben capire, c’era un bel caos per le strade di Roma, altro che coriandoli!😜
I Lupercalia, con la loro sfrenatezza, sono anche ritenuti gli antenati del Carnevale.😀🌟
Pertanto da un’antica festa pagana ne sono scaturite ben due cristiane, cioè dai Lupercalia, festa della fertilità e della fine dell’inverno, sono scaturiti sia il Carnevale, festa di inizio Quaresima, che San Valentino, festa degli innamorati.❤
Grazie a Dio nell’età moderna i Baci Perugina e i fiori si sono sostituiti alle sferzate!
Questa ricorrenza probabilmente risaliva addirittura a prima del periodo della Repubblica Romana, ed era dedicata al dio Lupercus- ovvia l’associazione con i lupi- protettore del bestiame e dei pastori.
Il rituale principale dei Lupercalia era la corsa dei Luperci. Immaginate un gruppo di giovani sacerdoti, tutti i maschi, che corrono nudi per le strade di Roma, muniti di fruste fatte di pelle di capra, sferzando tutte le donne e le ragazze che incontrano!😳
Invece di scappare, poiché si riteneva che la frustata dei Luperci favorisse la fertilità della donna e portasse fortuna, le matrone romane subivano.
Durante la festa si faceva un sorteggio in cui i ragazzi celibi venivano abbinati a caso a ragazze nubili, che erano autorizzati a corteggiare durante la festa, e spesso da questa usanza scaturivano dei matrimoni. Se ne parla in modo esteso nella Bibbia universale di tutti i folkloristi, cioè Il Ramo d’Oro.
Come potete ben capire, c’era un bel caos per le strade di Roma, altro che coriandoli!😜
I Lupercalia, con la loro sfrenatezza, sono anche ritenuti gli antenati del Carnevale.😀🌟
Pertanto da un’antica festa pagana ne sono scaturite ben due cristiane, cioè dai Lupercalia, festa della fertilità e della fine dell’inverno, sono scaturiti sia il Carnevale, festa di inizio Quaresima, che San Valentino, festa degli innamorati.❤
Grazie a Dio nell’età moderna i Baci Perugina e i fiori si sono sostituiti alle sferzate!
In provincia di Brescia vi sono diverse chiese dedicate a San Valentino, un santo molto amato in tutta Europa.
Tra queste ricordiamo tra cui l’eremo di Gargnano, la chiesa parrocchiale di Trenzano, e soprattutto la mia preferita, cioè la chiesa di San Valentino di Breno.
Tra queste ricordiamo tra cui l’eremo di Gargnano, la chiesa parrocchiale di Trenzano, e soprattutto la mia preferita, cioè la chiesa di San Valentino di Breno.