Lodetto, frazione di Rovato, sorge dove le colline della Franciacorta sfumano dolcemente nella pianura. Per la sua attuale conformazione (è attraversato sia dalla ferrovia Milano Venezia che dalla BreBeMi), spesso si passa nel suo territorio ma senza sostare, soprattutto senza toccare il piccolo borgo che si erge tranquillo in mezzo ai rigogliosi. campi coltivati.
Lodetto è infatti una frazione agricola in cui l’amore e la passione per la campagna sono vivi ora come 500 anni fa.
Nel 1500 vi si contavano 31 fienili, ovvero cascine, un numero cospicuo per i tempi, il che era possibile sia perché il territorio era fertile e facilmente coltivabile, sia perché vi era abbondanza di acqua- attenzione, acqua non derivante tanto da sorgenti , ma soprattutto dalla cosiddetta Seriola Nuova!- una delle più importanti nella fitta rete di seriole, ovvero canali artificiali che servono il territorio che va dal lago d’Iseo fino all’alta pianura padana.
La Seriola Nuova, tuttavia, è nuova per modo di dire, in quanto fu costruita su concessione della Repubblica Veneta, e per iniziativa del Comune di Chiari, a partire dal 1476. La Seriola Nuova ha un percorso di oltre 17 km, con un reticolo secondario di 62, per circa 2.400 ettari irrigati attraverso i comuni di Chiari, Coccaglio, Rovato, Cazzago San Martino, Castegnato, Ospitaletto, Rodengo, Gussago, Travagliato e Torbole Casaglia. Questa vecchia signora, anche se ora non viene più usata per la navigazione ma solo per l’irrigazione, è tuttora in attività ed è anzi insostituibile.
Si usa dire a Chiari, Rovato e dintorni che gli abitanti attuali devono accendere un cero agli antichi clarensi di fine Quattrocento, che, riuniti in assemblea, decisero l’ampliamento della Seriola Vetra e l’escavazione della Seriola Nuova.
Per farvi capire la Seriola Vetra cioè vecchia, risale niente meno che al 1347. Le seriole sono infatti un mirabile esempio dell’abilità e delle intraprendenza dei nostri antenati, che pur con mezzi tecnologici ben diversi dai nostri, riuscivano comunque a costruire capolavori di ingegneria.
Pensate che le acque della Seriola Vecchia e Nuova derivano dal fiume , che è una delle grandi risorse idriche della pianura Padana, le cui acque vengono attinte alla fine del Lago d’Iseo. Quindi pensate alla difficoltà e alla distanza che dovevano essere superate!
Tuttora Lodetto è un borgo agricolo, in cui gli abitanti sono molto uniti e in cui le tradizioni ruotano intorno ai ritmi della campagna.
Sarà per il paesaggio in cui le colline moreniche vanno a sfumare lentamente nella pianura, sarà per la stupenda vista delle Prealpi che si gode dal borgo, sarà per il piccolo abitato raccolto e attraversato dalla Seriola Nuova, sarà per la grandissima tranquillità che lo anima…. sta di fatto che Lodetto ha un fascino d’altri tempi, in cui veramente sembra di essere trasportati indietro di un paio di secoli, se non fosse per i modernissimi trattori che ogni tanto si vedono passare.
Tra le antiche cascine, alcune ultracentenarie, sorge anche una deliziosa chiesa, dedicata non a caso a San Giovanni Battista, il santo dei fuochi e degli animali, patrono della natura e dell’agricoltura, che è un piccolo gioiello.
In particolare, sono a mio giudizio veramente stupendi gli intarsi marmori degli altari, sui quali non sono riuscita a trovare nessuna notizia, ma nei quali si vede una mano di estrema raffinatezza.
E voi siete mai stati a Lodetto?
Valentina Bergo Stefano Venturi Due Città di Rovato
