Vi siete mai chiesti perché la notte tra il 30 Aprile e il 1 maggio viene chiamata “Notte di Valpurga” o alla tedesca “Walpurgisnacht”?
Valpurga era una santa – di cui in realtà non sappiamo molto- di origine inglese, che visse nel IX secolo in Germania dove era badessa del convento di Heidenheim, presso Eichstatt, in cui fu poi sepolta il 1° maggio 871 nella chiesa di Santa Croce.
In realtà questa ricorrenza cristiana si sovrappone ad una più antica festa celtica cioè Beltane, la festa della luce, la festa dei fuochi, che a sua volta si sovrappone a feste ancora più antiche come la germanica Ostara e alle ancora più antiche tradizioni protoeuropee.
Di fatto, Beltane è la festa della natura che risorge a nuovi fulgori e della primavera che matura nella stagione piena: per i Celti segnava infatti l’inizio dell’estate – che aveva un mese in più rispetto ad oggi.
E’ quindi una festa dedicata alla rinascita, alla purificazione e alla procreazione…..e per traslato anche la festa dell’amore (……ehm….).
Però questa notte è anche il momento in cui, come in tutte le vigilie celtiche, si alzano i veli fra i mondi, si apre la porta di comunicazione tra il “di qua” e il “di là”. Tornavano sulla terra quindi anche le anime trapassate, attratte dalle energie vitali, in cerca di nutrimento. Ma se i morti hanno bisogno dei vivi per sostenersi, anche i vivi hanno bisogno dei morti, per proteggere piante e raccolti.
Si usava quindi trascorrere la notte in canti e balli, anche di natura orgiastica, che terminavano in un’espulsione rituale dei morti e l’arrivo della nuova vita. Tutti erano stati appagati e la nuova stagione poteva iniziare. Su tutto questo vegliava la Grande Dea Madre, la dea della natura che regna su tutto ciò che sta nella terra: semi che devono germogliare, e morti che devono riposare.
L’ignara Valpurga- che in sé e per sé deve essere stata una donna eccezionale e di grande carisma- viene ad un certo punto sincretizzata con la Dea Madre e diventa la santa della notte delle streghe.
Dal Medioevo in poi infatti la Notte di Valpurga era temutissima: i morti, con cui un tempo si coesisteva pacificamente, ora facevano paura, e si credeva che insieme a loro strie e demoni uscissero per andare a ballare sulla sommità dei monti sacri o al passo del Tonale.
Guai agli incauti che si fossero trovati fuori in questa notte!
L’unica salvezza era rivolgersi a Santa Valpurga che aveva l’ingrato compito di allontanare demoni streghe e stregoni con la sua intercessione.
Il 1 maggio però, già dal mattino si ballava e si festeggiava attorno all’Albero di Maggio e si eleggeva la Regina del Maggio-
Un’altra volta racconteremo di come una festività agricola e naturale si sia trasformata nella festa dei lavoratori, per adesso accontentiamoci di goderci la festa dell’estate nascente, aspettando la Santa Croce (che fa la noce) e la sua profezia sul tempo a venire.
E voi dove andate a ballare stanotte?
Foto: i papaveri, fiori dell’estate, sbocciati proprio oggi